Il 
			coronavirus anche detto COVID-19 è un virus che si è manifestato 
			nella città di Wuhan(nella Cina Centrale) ma poco dopo si è diffuso 
			a macchia d’olio, colpendo l’Italia, la Francia,la Spagna e la 
			Germania e altri paesi mondiali. Come ha reagito la società in 
			questa situazione? Inizialmente la società non ha colto il vero 
			stato di emergenza, cioè molte persone ancora oggi non capiscono la 
			gravità dello stato di pandemia e ad esempio continuano ad uscire, a 
			frequentare posti chiusi e a fare sport all’aria aperta. Così 
			facendo, si rischia solo di aumentare i contagi e perfino la morte 
			di vite umane. Data la situazione di questi mesi, si potrebbero 
			registrare danni psicologici alla mente dell’uomo. Per alcuni 
			infatti,stare a casa significa fare tutto quello che hai sempre 
			voluto fare, ma per altri stare a casa è un problema serio, 
			soprattutto per gli adolescenti. Io da adolescente sto vivendo 
			questa situazione come uno stravolgimento della mia vita quotidiana; 
			ovviamente non sono l’unica persona a vivere questo stato di 
			mancanza. Molte volte mi capita di guardare le foto dei mesi passati 
			che rittraggono le mie migliori amiche, i miei familiari e altre 
			persone a me care. Ricordo quelle mattine di corsa verso scuola, 
			l’ansia del suono della campanella che annuncia la ricreazione, le 
			uscite con le mie amiche. Invece ora tutta la vita gira attraverso 
			un piccolo schermo. Infatti, le scuole si sono abilitate alle 
			video-lezioni online,molti professori domandano se studiamo meglio 
			online o all’interno delle mura scolastiche. Beh che dire...la 
			scuola ha il suo lato positivo,il rapporto diretto con i 
			professori,l’aiutarsi tra compagni quando ne abbiamo di bisogno 
			,però le video lezioni permettono che ogni studente possa perseguire 
			il proprio studio senza lasciare indietro il programma scolastico. 
			Ho iniziato anche ad usare maggiormente le videochiamate per tenermi 
			in contatto con le mie amiche e i miei parenti che sono ,purtroppo, 
			lontani. Come ha detto il Presidente del Consiglio Conte , in questi 
			giorni dobbiamo riflettere sulla nostra vita, su quello che siamo e 
			quello che diventeremo usciti da questa situazione. I telegiornali 
			paragonano i medici a dei soldati di guerra, sì perchè questa è una 
			guerra senza sangue. Anzi, il sangue c’è e sono le lacrime di tutti 
			familiari che hanno perso tutti propri cari per questo virus. Come 
			mi è cambiata la vita in questi ultimi giorni? Molti direbbero che 
			la loro vita è cambiata in peggio, io dico che questa quarantena un 
			pò mi sta piacendo, perchè sto facendo tutto quello che ho sempre 
			voluto fare: sto tutti i giorni con i miei genitori e mia sorella, 
			cosa che prima facevamo poco dato che lavorando stavamo tutti 
			insieme solo la sera; ho ripreso a leggere, cosa che prima non avevo 
			il tempo di fare e mi sono messa anche in pari con lo studio. Non 
			avrei mai immaginato che saremmo arrivati a questo punto, a stare 
			segregati a casa, ad avere paura di andare a fare la spesa, ad avere 
			paura delle persone che abbiamo accanto. Chissà forse quando tutto 
			questo sarà finito, la popolazione ne uscirà più forte e forse 
			saremo meno superficiali e prenderemo le cose più seriamente. Usciti 
			da tutto questo incubo, l’economia ne risentirà molto. Ascoltando i 
			telegiornali e leggendo le news sui social, ci sono stati parecchi 
			assalti ai supermercati in Italia, in Francia e in alti paesi 
			colpiti da questo maledetto virus.. tutti dicono che dobbiamo stare 
			calmi di fronte a questa situazione, ma come si può stare calmi? 
			L’economia va scarseggiando e le bocche da sfamare sono tante. Per 
			tanto tempo abbiamo dato la colpa alle persone cinesi per la 
			diffusione di questo virus, ma loro come noi non potevano prevedere 
			tutto questo. ”Rimaniamo distanti oggi per abbracciarci domani. 
			Fermiamoci oggi per correre più veloci domani” questa è una 
			citazione del Presidente Conte, che mi è rimasta molto impressa per 
			la determinazione e il coraggio che egli manifesta n questa frase.
			
			
			
			
			
			
AGATA CHIARA CARELLA 1^E