La 
			scelta di un libro da regalare a se stessi o ad un’amica è un 
			momento importante e quando si entra in una libreria fra tanti testi 
			c’è sempre un titolo o una copertina che attira la nostra 
			attenzione. Residence Rotoli ..Ma dove si troverà mai ?E’ un luogo 
			di villeggiatura estiva alla moda?Osservando la copertina però si 
			scopre il panorama della città di Palermo (all’alba o al tramonto 
			non si sa..) e si nota la strana angolazione da cui è stata scattata 
			la foto:dall’alto del Monte Pellegrino focalizzando non case o 
			palazzi bensì loculi e tombe del Cimitero Monumentale di Santa Maria 
			dei Rotoli.Ma che genere di libro sarà mai? Ed è proprio la 
			curiosità la molla che scatta e che di capitolo in capitolo 
			coinvolge in maniera eccezionale.Francesco Marchese ,per gli amici 
			Franco, decide di raccontare la sua vita personale e familiare 
			partendo proprio dal luogo dove ha lavorato come Direttore negli 
			ultimi anni prima di andare in pensione,scegliendo episodi della 
			vita giornaliera di chi fa un lavoro magari… non proprio invidiato 
			ma indispensabile per la collettività. Negli ultimi capitoli 
			descrive le tombe (vere e proprie opere d’arte..) di qualche 
			personaggio illustre palermitano,rispolverando così episodi di 
			storia locale spesso ingiustamente dimenticati..Ma la cosa più 
			attraente del libro è che Marchese fa raccontare le vicende 
			personali e familiari agli abitanti del Residence, i defunti stessi. 
			Quando all’imbrunire vengono chiusi i cancelli, proprio come 
			facevano da vivi, nei viali alberati e profumati si radunano vecchie 
			amiche o gruppi familiari,che danno il benvenuto ai nuovi 
			arrivati..L’atmosfera non è per niente triste..tutti vogliono 
			ascoltare le ultime novità..Commovente l’incontro fra la moglie di 
			Franco,Paola Ciccarello,morta di cancro al cervello appena 
			quarantenne e la suocera la signora Mimma,arrivata molto anziana al 
			camposanto e le racconta dei tre bambini Valentina,Vincenzo e 
			Giovanni ormai diventati adulti senza la amata mamma..Dalle parole 
			dell’Autore traspare un Amore con la A maiuscola verso la moglie: 
			Paola,conosciuta in un contesto parrocchiale cattolico è stata 
			l’unica donna della sua vita,che ha accudito in modo esemplare pur 
			incinta del terzo figlio la madre,anche lei morta di cancro..Ma la 
			storia familiare si intreccia a quella nazionale nel VII capitolo 
			con l’arrivo al Residence di un Tir-frigorifero con le salme di 92 
			ignoti che non sono riusciti ad arrivare vivi in Italia,dopo aver 
			attraversato il Mediterraneo e che il Comune di Palermo aveva 
			accolto per darne degna sepoltura. Che emozione quando, durante 
			l’incontro con l’Autore organizzato dalla Prof.ssa Pierangela 
			Insalaco nella Sala-Teatro del Liceo Regina Margherita per la 
			presentazione del libro, due ragazzi stranieri frequentanti il Liceo 
			Linguistico, in lingua francese con la voce rotta dall’emozione 
			,hanno scandito i nomi inventati da Franco Marchese per Ignoto 
			uno,due,tre…!Dalle pagine del libro traspare la grande fede 
			dell’Autore,senza la quale non avrebbe potuto affrontare nella vita 
			situazioni drammatiche per poi descrivere con tanta serenità nel 
			libro. La fiducia in Dio, la speranza nella vita eterna e nella 
			resurrezione della carne sono una costante nelle pagine,che 
			risultano scorrevoli alla lettura ed anche piacevoli nonostante 
			l’argomento vita-morte non sia tra i più facili da trattare..Paola 
			sempre accanto a Franco nella vita di ogni giorno,al Cimitero a 
			lavoro,a casa con i figli,in Parrocchia con la Comunità 
			Neocatecumenale di cui fa parte..Un libro denso di emozioni,che 
			invita a riflettere tutti anche noi giovani che non pensiamo o 
			meglio non vogliamo pensare che oltre la vita ci sia la morte…ma 
			dopo la morte c’è la vita eterna! Non è un testo autobiografico che 
			porta alla tristezza anzi..è forte l’invito a vivere in pienezza 
			ogni attimo della vita con i nostri familiari e amici proprio come 
			diceva Paola,docente di Scienze Naturali presso il Liceo Vittorio 
			Emanuele II ai tempi di Padre Puglisi e all’ITIS A. Volta dove una 
			targa davanti il Laboratorio di Scienze ancora la ricorda..
			
			P.S.sono molto contenta di aver conosciuto di presenza Franco 
			Marchese,un signore di mezza età distinto ed anche allegro,e la 
			dedica sul suo libro per me è molto,molto significativa..
			
			
                                                                                                                                                                                 
			CLARA SPAGNUOLO 
                                                                                                                                                                                 
			Classe I V Liceo Linguistico “Regina Margherita “Palermo