Giornata internazionale delle donne e ragazze nella scienza
I giovani incontrano straordinarie donne di scienza europee

classi  4 e 5 Lx liceo linguistico Esabac



Venerdì 11 febbraio 2022, 15.00-17.00. “Tra Italia e Francia, una certa idea dell’Europa”
Tavola rotonda in diretta streaming in francese e in italiano

SCALETTA CONFERENZA
Intervento del ministro consigliere dell’Ambasciata di Francia in Italia, Cristophe Lemoine [3:25 – 7:40];
Video di presentazione e intervento iniziale di Claudie Haigneré [7:40 – 13:25];
Intervista di Claudie Haigneré dalla giornalista Paola Antolini [13:25 – 55:05]
Riflessione sulla frase di Marie Curie “Io sono tra coloro che pensano che la scienza ha una grande bellezza. Senza curiosità, che cosa saremmo noi?” [13:25 – 16:45]
«Quando si è in preda alla curiosità, si è alla ricerca, si vuole scoprire, lì diventa facile parlare di bellezza» ci dice la scienziata, riprendendo una massima di Marie Curie. E aggiunge: «Guardando dall’oblò vediamo la Terra così fragile, vulnerabile, ma bellissima. A volte ci sono delle bellezze un po’ oscure, utopiche, quindi bisogna essere responsabili e stare attenti, ma soprattutto spingere le porte e andare oltre, essere curiosi»
La passione per l’esplorazione, come e quando è nata, come è riuscita a coltivarla e come ne ha fatto il suo mestiere di astronauta [16:45 – 22:45];
La carriera di astronauta, le ricerche con il Centro Nazionale di Studi Spaziali, con l’Agenzia Spaziale Francese e con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) a livello della cooperazione internazionale [22:45 – 30:00];
L’osservazione della Terra attraverso i satelliti, la coscienza rinnovata degli astronauti e l’educazione del futuro [30:00 – 38:20];
Le missioni spaziali che hanno cambiato la sua vita, le lezioni che ha appreso [38:20-45:15]
«Diventare astronauta ha trasformato anche dello sguardo degli altri su di me. Ho accettato le responsabilità che mi sono state affidate perché avevo voglia di impegnarmi, avevo voglia di aiutare il sistema della ricerca a trasformarsi, volevo aiutare l’Europa ad avere una visione più ambiziosa. Una delle lezioni che traggo è quella di avere voglia di contribuire, di continuare a fare, pensare a ciò che possiamo fare per essere utili. […] Le grandi sfide come la preservazione degli oceani, il riscaldamento climatico, le risorse idriche, tutti questi temi di cui tanto si parla oggi, sono problemi per le quali tutti i paesi del mondo devono lavorare insieme. […] Non dobbiamo riflettere sul domani con le soluzioni di ieri, dobbiamo inventare nuove soluzioni. La scienza ci permette di inventare nuove tecnologie per affrontare nuovi problemi, dato che abbiamo problemi diversi rispetto al passato. […] L’idea è quella di mettere tutti i propri talenti per la costruzione del futuro, soprattutto da parte delle donne, delle ragazze. E voi avete la grande fortuna di trovarvi un mondo che è pieno di sfide e pieno di potenziali che tocca a voi cogliere. […] La scienza e gli strumenti tecnologici ci danno proprio questa possibilità di essere davvero gli attori della trasformazione del mondo»;
La protezione della diversità (con la visione di immagini relative alla piantagione di alberi da parte di astronauti), [45:15-48:15] «La biodiversità permette la vita a continuare a fiorire»;
Sacrifici e rimpianti [48:15-52:24]
Gli obiettivi per l’avvenire [52:24-53:21]
La sensazione di essere selezionata tra diecimila candidati in un'équipe composta solamente di uomini, essendo la sola donna [53:21-55:05]
«Le donne nella scienza sono sempre state presenti, ma invisibili. Oggi le rendiamo visibili »
«Quando si ha un sogno così e che vi si offre la possibilità di realizzarlo, si prosegue per aspera ad astra.»
Video di presentazione di Chiara Montanari [55:50-58:32];
Intervista di Chiara Montanari dalla giornalista Paola Antolini [58:32-1:19:31]
La scelta della facoltà di ingegneria [58:32-1:01:43]
La base italo-francese Concordia [1:01:43-1:08:28]
«Una sensazione di deprivazione sensoriale ma dolce, un’assenza di stimoli totale, perché non ci sono odori, non ci sono colori, e si ha questa impressione di essere abbracciati dalla Volta Celeste, quasi a contatto con l’Universo»
I ritmi estremi della natura in Antartide [1:08:28-1:13:25]
«L'Antartide è un ambiente estremo, ci mette di fronte all'estremo. L'estremo è il nostro salto nell'ignoto. L'estremo fa parte della natura e il cambiamento climatico è un problema della vita dell'uomo»
Le lezioni imparate dall’Antartide [1:13:25-1:16:18]
«Concordia è un esempio di collaborazione, perché non possiamo pensare di lavorare o di vivere in un mondo come quello di oggi senza farlo insieme agli altri. […]L'Antartide è una metafora del mondo contemporaneo perché è una sfida continua dell'imprevisto. L'imprevisto può essere una grande fonte di apprendimento, un elemento che ci permette di capire che siamo vivi, è una chiamata al risveglio della nostra vitalità»
Intraprendere una carriera scientifica: basta la passione o bisogna essere portati? (rispondono Chiara e Claudie) [1:16:18-1:19:31]
Nel film "Le figure dell'ombra" si assiste alla storia di tre ricercatrici franco-americane che nel cuore degli anni 60, con diverse difficoltà dovute anche al colore della loro pelle, partecipano all'operazione spaziale degli USA. Alla luce di tutte le questioni che hanno avuto luogo nel 20esimo secolo per l'uguaglianza dei sessi, come la situazione è cambiata? E qual è oggi la contribuzione che le donne hanno dato nell'ambito scientifico? Quali posizioni occupano loro? [1:19:31-1:22:56] (Risponde Claudie)

Video di presentazione di Alessandra Sciutti [1:23:57-1:26:48]
Intervista di Alessandra Sciutti dalla giornalista Paola Antolini [1:26:48-1:39:26]
La strada verso le discipline scientifiche e tecnologiche [1:27:05-1:28:13]
Percorso professionale [1:28:14-1:30:43]

Viaggi e collaborazioni con esperti mondiali di robotica [1:30:44-1:32:51]
Le lezioni imparate dalla ricerca e dall'interazione e l’influenza reciproca tra umani e robot [1:32:52-1:37:32]
«Cercare di trasferire le nostre abilità e capacità su una macchina ci costringe per forza a guardarci da una nuova prospettiva, porci domande nuove. È un po’ come uno strano tentativo di farsi un autoritratto.»
Applicazione della robotica nell’ambito aerospaziale (intervento di Claudie) [1:37:32-1:39:26]
La passione per la robotica e l’idea di consacrare gli studi del comportamento degli umani attraverso i robot [1.39.27-1.44.15]

Set finale di domande alle tre scienziate [1:44:16 – 2:17:00]
Claudie: consiglio per intraprendere la sua carriera: passione, talento e collaborazione. [1.44.16-1.48.45]
Chiara: proposte di soluzioni al problema allarmante dello scioglimento dei ghiacciai. [1.48.46-1.52.12]
Claudie: andare controcorrente nell’epoca dominata dalla cultura della rete e dai falsi miti, mettere alla prova le affermazioni, non essere chiusi. Il metodo scientifico apre alla libertà [1.52.13-1.55.45]
Claudie e Chiara: l’impatto negativo della pandemia sulle donne che lavorano nella scienza. [1.55.46-1.58.55]
Claudie: la rapidità di adattamento tra Terra e spazio [1.58.56-2.04.05]
Qual è la cosa più bella che avete visto durante le vostre spedizioni? Chiara: l’immensa vastità della natura; Claudie: Palazzo Farnese; Alessandra: l’interazione di un gruppo di bambini con iCub [2.04.56-2.07.15]
Claudie: differenze emotive tra le due missioni nello spazio [2.07.16-2.09.50]
Alessandra: i limiti dell’uomo nella realizzazione dei robot antropomorfi [2.09.50-2.12.05]
Conclusioni e ringraziamenti. [2.15.31-2.17.00]


All’occasione della Giornata internazionale delle donne e ragazze nella scienza l’11 febbraio, e nell’ambito del ciclo di incontri “Tra Italia e Francia, una certa idea dell’Europa”, l’Ambasciatore Christian Masset ha accolto a Palazzo Farnese un evento pensato per le scuole che ha visto protagoniste tre donne scienziate dai percorsi eccezionali: Claudie Haigneré, Alessandra Sciutti, Chiara Montanari, fonti d’ispirazione per tutti ma soprattutto per le giovani generazioni.
Attraverso quest’evento, l’Ambasciata di Francia in Italia e l’Institut français Italia propongono ai giovani nuove piste per il loro futuro basandosi sull’esperienza di queste donne straordinarie, che, con il loro lavoro e il loro impegno, sono esempi di come la passione permette di realizzare i propri sogni, che essi siano in italiano o in francese. In effetti, a qualche mese della firma del Trattato del Quirinale, che rafforza le relazioni già esistenti tra i nostri due paesi, l’incontro che sarà aperto a tutti in diretta streaming, si rivolge più particolarmente agli allievi Esabac* ma anche a chi segue o vorrebbe seguire un percorso scientifico.
Claudie Haigneré, prima astronauta donna europea a volare sulla Stazione Spaziale Internazionale nel 2001, Alessandra Sciutti, biorobotica dell’Istituto Italiano di Tecnologia, e Chiara Montanari che ha guidato varie spedizioni presso la base Concordia in Antartide saranno intervistate da Paola Antolini, antropologa e giornalista, e da liceali delle sezioni ESABAC.
La tavola rotonda si è svolta in francese e in italiano con traduzione simultanea. L’evento è stato trasmesso in streaming sui canali dell’Ambasciata e dell’Institut français Italia.

Claudie HaigneréClaudie Haigneré è stata consigliere del Direttore generale dell’Agenzia spaziale europea (ESA) fino al 2020. Laureata in medicina, si è specializzata in reumatologia e in medicina aeronautica e spaziale, e ha conseguito un dottorato in neuroscienze. Selezionata come candidato astronauta dal Centre national d’études spatiales (Cnes) nel 1985, unica donna tra i 7 candidati selezionati, dal 1990 è stata responsabile dei programmi di fisiologia e medicina spaziale del Cnes. Inizia il suo allenamento come astronauta nel 1992 alla Città delle Stelle vicino a Mosca. Nell'agosto 1996, Claudie Haigneré, come astronauta del CNES, ha effettuato un volo di 16 giorni a bordo della stazione orbitale russa Mir nell'ambito della missione franco-russa Cassiopea, effettuando numerosi esperimenti medico-fisiologici, tecnici e biologici. Poi a gennaio 2001, astronauta dell'ESA, diventa la prima donna europea a volare a bordo della Stazione Spaziale internazionale (ISS). In qualità di ingegnere di volo n° 1, porta avanti un programma sperimentale nei campi dell'osservazione della Terra, dello studio della ionosfera, delle scienze della vita così come le scienze dei materiali. Nel 2002 prende parte al governo francese come Ministro Delegato per la Ricerca e le Nuove Tecnologie poi, nel 2004, come Ministro Delegato per gli affari europei. Claudie Haigneré è stata scelta nel marzo 2009 per unire con successo due luoghi emblematici della diffusione della cultura scientifica e tecnica, la Cité des sciences e il Palais de la découverte in un’unica realtà, Universcience, di cui sarà Presidente fino al 2015.
Alessandra SciuttiAlessandra Sciutti è responsabile dell’unità CONTACT – Architetture Cognitive per Tecnologie Collaborative presso l’Istituto Italiano di Tecnologia – IIT, dove lavora a stretto contatto con l’umanoide iCub. Dopo la Laurea in Bioingegneria all’università di Genova, sua città natale e un Dottorato di ricerca in Tecnologie Umanoidi, Sciutti ha trascorso due periodi all’estero, prima al Robotics Lab del Rehabilitation Institute di Chicago (USA) e poi presso l’Emergent Robotics Laboratory dell’Osaka University (Giappone). Nel 2018 ha vinto uno Starting grant, i finanziamenti più prestigiosi elargiti dall’European Research Council (ERC) prima organizzazione europea per il finanziamento della ricerca di frontiera di alto livello, per lo sviluppo del progetto di ricerca wHiSPER (https://www.whisperproject.eu/). Sciutti ha pubblicato più di 80 articoli in riviste e conferenze internazionali ed è Associate Editor di diversi giornali sui temi della robotica cognitiva e dell’interazione uomo-robot. Sciutti ha ricevuto diversi premi, tra cui la nomina a Inspiring Fifty nel 2018 e il premio Tecnovisionarie 2021, nella categoria Robotica e AI. La sua ricerca è volta allo studio dei meccanismi sensoriali, motori e cognitivi alla base dell’interazione umana, con l’obiettivo tecnologico di sviluppare robot in grado di stabilire una comprensione reciproca con gli uomini.
Chiara MontanariChiara Montanari, ingegnere, è stata la prima italiana a capo di una spedizione in Antartide. Ha un’esperienza ultradecennale nella gestione di missioni polari ed ha partecipato a 5 spedizioni internazionali, rappresentando oltre all’Italia anche la Francia e il Belgio. L’ultima volta, nel 2013, è stata a capo della logistica della base italo-francese in Antartide Concordia. Nel 2015 ha pubblicato (Mondadori) il libro “CRONACHE DAI GHIACCI” sulla sua ultima spedizione sul Plateau Antartico, in cui si propone l’ambiente estremo come metafora del mondo contemporaneo: caratterizzato da elevata complessità, alto rischio ed incertezza permanente. Nel 2018 ha fondato Complexity Aware per le aziende interessate a risvegliare il cosiddetto Antarctic Mindset, ovvero la capacità di creare prosperando anche nell’incertezza. Nel 2014 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro per l’impegno nell’innovazione ed è stata inserita da Startup Italia tra le 150 donne che “contribuiscono in modo significativo all’innovazione del nostro paese”
Paola AntoliniPaola Antolini è antropologa e giornalista. Già Responsabile dell'Informazione per le Nazioni Unite, presso l'International Research and Training Institute for the Advancement of Women, UN-INSTRAW a New York e Santo Domingo, ha lanciato gli Incontri con Donne Straordinarie insieme alle vincitrici del Premio Nobel in Scienza, le Astronaute, le Astrofisiche, le Biologhe, le Ingegnere...I suoi Reportages sono pubblicati sui principali Media Europei.