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Luce del pensiero

Le Biografie dei siciliani a scuola: Il progetto “Luce del Pensiero”.

In questa importante e stimolante occasione è nostro desiderio presentare una proposta culturale ideata, voluta e coordinata dal prof. re Tommaso Romano, proposta che si è poi trasformata in un vero e proprio progetto dal titolo Luce del pensiero, nato nell’anno scolastico 2003/2004 per volontà della preside Prof.ssa Concetta Guagenti e ancora oggi promosso, all’interno delle classi del corso E dell’Istituto “Regina Margherita” di Palermo, grazie al prestigioso sostegno del nuovo Dirigente Scolastico Pia Blandano.
Diciamo subito che il progetto Luce del pensiero vanta già 6 pubblicazioni contenenti schede biografiche che appartengono ad autori tutti rigorosamente siciliani o che hanno operato per gran parte della loro esistenza in Sicilia: il primo volume, curato dal prof. re Romano, il prof. re Arturo Donati e da chi vi parla, con prefazione del prof. re Francesco Armetta, docente presso la Facoltà Teologica di Sicilia, è composto da 191 pagine e contiene ben 376 biografie appartenenti a Filosofi Pedagogisti e Liberi Pensatori; il secondo volume, curato sempre dai sopracitati professori (escluso il prof.re Arturo Donati) unitamente alla prof.ssa Francesca Di Maio, presentato da Aldo Brigaglia e Pietro Nastasi, entrambi docenti di Storia della Matematica presso l’Università di Palermo, è composto da 227 pagine e vanta 403 biografie tra Astronomi, Chimici, Fisici, Matematici e Naturalisti; il terzo volume, curato dal prof. re Tommaso Romano e dalla Prof.ssa Maria Patrizia Allotta, dedicato a Musicisti, Compositori e cantanti conta 196 pagine lungo le quali vengono trattati ben 421 autori, lavoro questa volta presentato da Consuelo Giglio, storica della Musica presso il Conservatorio di Trapani, poi il volume doppio dedicato ai “Letterati in Sicilia” con prefazione di Salvatore Di Marco, e infine il volume intitolato “Diritto e Legalità in Sicilia”, con prefazione del Presidente Alfonso Giordano e copertina realizzata dal Maestro Madè.
Il progetto Luce del pensiero nasce certamente grazie all’intuizione del prof. re Tommaso Romano, instancabile “incitatore culturale”, ma anche grazie all’entusiasmo coinvolgente e determinato dei nostri allievi i quali hanno mostrato grande interesse nel riscoprire e studiare il territorio siciliano per poterne successivamente rivalutarne il prezioso patrimonio culturale e l’umana geografia.
Certo, ci rendiamo conto che nell’era della globalizzazione e dell’omologazione e massificazione culturale, l’idea di rispolverare figure del passato appartenenti esclusivamente alla regione siciliana potrebbe apparire demodè.
In realtà l’obiettivo di questo progetto non è quello di dare spazio a un puro diletto intellettuale vincolato da precise coordinate geografiche, né dare vita a un excursus atto a generare un campanilismo fine a se stesso. La finalità del progetto, anzi le finalità del progetto, nascono piuttosto dalla volontà di promuovere percorsi didattici alternativi, che possano garantire o completare la formazione globale di ogni singolo alunno coinvolto; ribadire l’esistenza di una “cultura umanistico-scientifica tipicamente siciliana, che indipendentemente dai suoi momenti più o meno fortunati si è, comunque, degnamente inserita nel contesto del sapere nazionale e in alcuni momenti mondiale”; ricostruire tramite l’intreccio delle varie esistenze degli autori, siano stati essi poeti, musicisti, scienziati, filosofi, naturalisti o liberi pensatori, l’humus culturale della nostra terra, e infine, ribadire l’importanza di ogni esistenza umana che, aldilà del giusto riconoscimento o della fama più o meno testimoniata e conclamata, rimane unica, irripetibile, importante per la ricostruzione della storia e della Verità.
Relativamente alla prima finalità, quindi relativamente alle attività didattiche è giusto precisare che gli alunni coinvolti nel progetto si sono dedicati con curiosità alla ricerca biografica ed anche iconografica degli autori prima quasi del tutto ignoti e poi scoperti non soltanto grazie ai libri rintracciati negli scaffali delle biblioteche o dei centri di ricerca frequentati durante l’anno scolastico sia in orario curriculare che extracurriculare, ma anche, e forse soprattutto, grazie al corretto utilizzo dei moderni strumenti di comunicazione e di informazione che sono apparsi non in contraddizione con il passato o con i vecchi metodi di studio, ma anzi elementi essenziale per una corretta ricerca scientificamente valida.
Più precisamente le attività didattiche si sono svolte in due momenti diversi ma fortemente complementari: quello “teorico”, relativo alla riflessione sui metodi utilizzabili per una corretta indagine rigorosa, e quello “pratico”, “empirico”, “pragmatico”, avvenuto sul campo, che a sua volta si è articolato in tre fasi distinte: l’assegnazione dei professori e quindi “l’adozione” dei vari autori da parte dei discenti in relazione alle diverse province siciliane, la ricerca bio-bibliografica degli autori scelti e selezionati presso i centri di ricerca e su internet e, infine, l’elaborazione, la digitazione, la correzione e dunque l’impaginazione delle schede.
In sintesi, dunque, possiamo sostenere che sono stati curati obiettivi quali: sapere impostare e condurre una ricerca, acquisire nuove metodologie di indagine e di studio, sviluppare le capacità di analisi e sintesi, sviluppare il senso critico, sviluppare le capacità comunicative e relazionali, produrre prodotti finali, sapere assumere compiti, rivestire funzioni e rispettare consegne.
Ogni discente, a seconda delle sue capacità, ha aderito alle varie iniziative proposte dal progetto animato da reali e valide motivazioni, inoltre, tutti i discenti hanno saputo dare prova di costante interesse, di fattiva partecipazione, di proficua applicazione e di serena e costruttiva collaborazione che in nessuna occasione si è trasformata in inutile competizione.
Non ci sembra poco.
E’ importante sottolineare che i volumi non sono stati scritti con i criteri di un pedante dizionario tradizionale, le schede biografiche, infatti, non hanno avuto mai nessuna pretesa esaustiva, tuttavia forniscono dati accurati e indicativi, quindi rappresentano una sicura conoscenza di base per ricerche ulteriori; inoltre, la scelta di spostare la nostra attenzione dall’ambito umanistico a quello scientifico e poi artistico per ritornare nella sfera umanistica-letteraria, deriva dall’esigenza di dare al progetto un carattere pluridisciplinare, nella consapevolezza che “ormai abbiamo superato la convinzione dei saperi ancillari, così come abbiamo compreso che nessuna disciplina è in se del tutto autonoma o autosufficiente” (Finazzer Flory).
Gli alunni, quindi, sono riusciti a dimostrare, ribadiamo, senza banali campanilismi, sia come “la cultura sia stata consustanziale al popolo siciliano il quale non si è espresso solo attraverso il lamento e la sterile rassegnazione, ma, anche nei momenti più bui, ha conosciuto l’esemplarità di uomini e donne che con la loro capacità hanno testimoniato la propria volontà, dignità e determinazione culturale”; sia come “la Sicilia è stata certamente centro e crocevia di individualità d’eccellenza che ben hanno rappresentato quel magma culturale tipicamente mediterraneo che non può e non deve obliare” che deve, anzi, essere riconosciuto e rivalutato, a partire, appunto, dallo studio delle biografie.
E non è tutto. I giovani, insieme a noi docenti, hanno scoperto, inoltre, che nonostante molti artisti, pensatori, scienziati, uomini di cultura, non abbiamo goduto del giusto riconoscimento del loro valore, hanno comunque lasciato un’orma della loro virtù intellettuale, un'impronta indelebile e preziosa che ci ha permesso di rinsaldare le nostre radici, ricostruire la nostra storia e quindi la nostra stessa identità.
Da qui l’importanza di ogni biografia, di ogni vita e di ogni esistenza, nonché l’importanza del valore dell’ “irripetibilità del singolo” che certamente, come ci insegna il prof. re Tommaso Romano “non si coglie nei gesti eclatanti”, proprio perché “ogni singola tessera del mosaico che comprende l’esistenza, diventa importante, determinante per l’historia di ogni uomo e quindi per la più grande avventura nel mondo e del mondo”, nella consapevolezza che “ogni essere s’impregna nel cosmo come tassello vivo, lucente a dare senso e per sempre al cammino quaggiù (…) avendo comunque sempre la consapevolezza che anche la tessera più opaca, sbiadita, meno lucente apparentemente meno indicata a porsi nel grande spazio da riempire del mosaico, è pur essa necessaria”.
Per concludere riferiamo la parte finale della nota introduttiva scritta del secondo volume dai curatori del progetto Luce del Pensiero che testualmente recita “Ci piace, anche, citare l’espressione latina “notes vigilare serenas”, perché a noi sembra che rappresenti molto bene il progetto Luce del Pensiero che ha come vero scopo l’abituare i giovani alla ricerca incessante di quella felicità che può nascere soltanto dalla pratica umanistica e filosofica unita alla sperimentazione scientifica e alla contemplazione artistica: vegliare le serene notti, vuol dire entrare in comunione con la natura, contemplare la bellezza universale, osservare incuriositi il mondo in cui viviamo, studiare ed immaginare, cercando, sempre con infinita umiltà, di imparare da ciò che ci circonda qualcosa che possa stimolare la nostra mente, arricchire la nostra anima, impreziosire la nostra stessa esistenza”.

Maria Patrizia Allotta - Tommaso Romano

AMARE IL POSTO IN CUI SI E’ NATI E’ RICERCARE CIO’ CHE SI E’


Amare la propria terra significa avere la voglia di ricostruire giorno dopo giorno il suo passato per scoprire il suo presente e programmare il suo futuro. Significa arricchirsi continuamente e dare senso a ogni identificazione. Amare il posto in cui si è nati è ricercare ciò che si è; è valorizzare e far emergere la bellezza che naturalmente circonda il proprio territorio; è dare voce alla voglia di cultura, di curiosità, di meraviglia che si possiede, è dimostrare ciò che rende capaci di portare al mondo intero la vera essenza di sé stessi, delle proprie tradizioni, del proprio modo di essere, della propria stessa vita.
E’ anche viaggiare con la consapevolezza non solo di arricchirsi ma anche di valorizzare il mondo mescolando le diverse idee, i differenti modi di essere, gli ineguali stili di vita, le differenti opinioni, sogni e pensieri, con l’obiettivo di confrontarsi, scoprirsi, ricercarsi per dar senso a ciò che siamo stati e quindi a ciò che saremo.
L’uomo da sempre inventa, crea, distrugge, sogna, spera, compone, cancella, produce ma anche rovina; l’uomo, quando vuole, è capace di cambiare il mondo, di stravolgere le situazioni, di dare forma alle sue emozioni; l’uomo si muove, conosce, cresce, non dimentica, non ignora, l’uomo, ma quello vero, insomma, si pone domande, vive alla ricerca della realizzazione, cerca la sua completezza nella sua origine, nella storia del suo percorso, nel suo passato e soprattutto in ciò che ha contribuito a fare di lui quello che è adesso. Ma per fare degnamente tutto ciò l’uomo deve necessariamente ricordare, rammentare, citare, commemorare, dare luce al suo pensiero.
Ecco perché da diversi anni nella nostra scuola “Regina Margherita” di Palermo si cura un progetto promosso dalla precedente Preside prof.ssa Concetta Guagenti e tuttora sostenuto dall’attuale Dirigente Scolastico Pia Blandano, attività didattica ideata dal professore Tommaso Romano, curata insieme alla professoressa Maria Patrizia Allotta.
Il progetto intitolato appunto Luce del pensiero, ha permesso a noi studenti della sezione E di scoprire, attraverso le nostre ricerche, molti di quegli uomini che hanno fatto della Sicilia una terra ricca di cultura tanto umanistica che scientifica, una terra capace di portare alla luce il pensiero di diverse menti laboriose e affascinanti che con il loro operato e la loro creatività hanno contrastato i pregiudizi e le preclusioni che da sempre condannano la nostra amata terra.
Ci siamo, dunque, confrontati, insieme ai nostri docenti, con l’ambiente in cui viviamo, riscoprendo così la nostra terra, la nostra Sicilia, portando alla luce la sua cultura fatta da uomini che l’hanno arricchita, migliorata, che l’hanno cambiata profondamente contribuendo al progresso scientifico, economico, musicale, filosofico, letterario regionale, nazionale e in certi casi mondiale.
Ci è stato richiesto impegno e partecipazione costante e certamente condurre la ricerca non è stato facile. Per dare senso al nostro lavoro noi studenti ci siamo documentati consultando Internet, abbiamo esaminato libri antichissimi e moderne enciclopedie, abbiamo visitato biblioteche, centri di ricerca, archivi, con l’obiettivo di ricostruire la vita degli artisti siciliani già defunti, uomini fondamentali per la nostra storia, tuttavia, però spesso dimenticati se non addirittura sconosciuti.
In effetti, questa preziosa attività scolastica, curata sia nelle ore curriculari che extracurriculari, ci ha fatto intendere che la storia non è segnata soltanto dai grandi personaggi ma è anche fatta da tutti quegli uomini - meno riconosciuti ma ugualmente necessari perché irripetibili - che hanno contribuito con le loro parole, con le loro idee, con le loro conoscenza, con il loro operato a dare lustro al nostro territorio ed essenza al mondo in cui viviamo.
Ma non è tutto. Le attività didattiche ci hanno permesso di sviluppare la nostra capacità di critica, di sintesi e di analisi, di cooperare insieme, d’imparare a rispettare le consegne; ci hanno permesso, inoltre, di concretizzare il frutto del nostro lavoro attraverso la pubblicazione di ben 6 volumi: il primo nato con la raccolta di tutti i Filosofi, Pedagogisti e liberi pensatori siciliani, il secondo dedicato agli Scienziati, Fisici e Matematici, il terzo intitolato ai Musicisti, il 4/5 volume dedicato ai Letterati siciliani, infine, il sesto dedicato alle biografie dei Giuristi, Magistrati, Avvocati, teorici del diritto e vittime della mafia.
E’ giusto precisare che questo progetto oltre ad aver avuto successo all’interno del nostro Istituto, è stato riconosciuto anche sul territorio regionale e nazionale, tanto da essere premiato in molte occasioni ma soprattutto a Roma, in occasione del Convegno Nazionale “Dire giovani dire idee”, come miglior lavoro scientifico a livello nazionale e, come se non bastasse, è stato adottato dai nostri gemelli dell’Istituto Rodari di Prato - che abbiamo avuto il piacere di conoscere grazie ad un altro straordinario progetto dal titolo Alla scoperta del tuo paese - i quali attraverso la metodologia della ricerca da noi suggerita, hanno voluto scoprire il loro territorio.
Siamo fieri del nostro lavoro, ma soprattutto fieri di vivere qui in Sicilia perché crediamo che questa nostra terra non sia esclusivamente mafia o disoccupazione, miseria e morte, ma sia piuttosto, storia autentica, cultura autorevole e bellezza irripetibile.
Ancor di più siamo felici di essere palermitani e di conoscere giovani appartenenti ad altre province, per potere, insieme a loro, ricostruire la cultura e la civiltà della nostra terra.


Claudia Conte - Valeria Adelfio V – IV Sez. E


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