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RASSEGNA STAMPA ANNO SCOLASTICO 2019-2020

 Giuliana Sgrena
 intervista di Elena Busà della 5V
 

Giuliana SgrenaUn incontro che segna con una donna che ha lasciato il segno
GIULIANA SGRENA OSPITE AL REGINA MARGHERITA
Presentazione del libro “Manifesto per la verità”
Giorno 1 ottobre 2019 la giornalista, corrispondente di guerra e scrittrice Giuliana Sgrena è venuta a fare visita a noi studenti dell’istituto “Regina Margerita” di Palermo per parlare degli argomenti chiave del suo nuovo libro intitolato “Manifesto per la verità: donne, guerre, migranti e altre notizie manipolate”.
Il titolo stesso delinea con chiarezza e semplicità i temi scottanti su cui il dibattito tra la scrittrice, i ragazzi e i docenti si è basato, trattando in modo più particolare le fake news, notizie false che ormai vengono propagate in rete senza il minimo controllo e che, come la stessa Sgrena ci ha detto, sono quelle che fanno più gola alla stampa odierna.
Dopo un breve saluto introduttivo da parte del preside e del professor Siringo, a nome di tutto l’istituto, l’ospite ha fornito diverse informazioni preziose agli alunni, descrivendo quanto dannose e pericolose siano ormai queste famose fake news e quanto velocemente esse circolino. La giornalista ha affermato che tali notizie si diffondono sei volte più rapidamente delle notizie vere e che oggigiorno la maggior parte delle redazioni giornalistiche fa a gara a chi pubblica per prima la notizia, senza badare eccessivamente al controllo della veridicità della stessa. Inoltre, la Sgrena ha dichiarato che spesso i giornalisti vengono obbligatoriamente indirizzati a pubblicare solo alcuni articoli, evidenziandone esclusivamente le parti che “fanno notizia”, senza curarsi del rispetto e della dignità dei soggetti coinvolti. Un esempio lampante, che ci è stato proposto, è stato quello di un collega della nostra ospite che era stato costretto dal suo caporedattore a sottolineare la mancanza di biancheria intima di una ragazza stuprata e ritrovata morta, affinché l’articolo risultasse il più forte e impressionante possibile. Parlando di ciò, si è sollevata tra la scrittrice e noi ragazzi la questione Stampa-Autorità, di cui si è ampiamente parlato e che ha portato alla conclusione che la maggior parte dei giornalisti scrive sotto l’influenza dei politici e spesso riporta a noi lettori diversi fatti detti dalle autorità, senza però prima controllarne l’effettiva validità.
Dopo di ciò, grazie alle domande dei ragazzi, è stato trattato anche il tema delle donne e di come esse vengano poste spesso in un gradino inferiore rispetto agli uomini, sia a livello mediatico che lavorativo. Da questo spunto abbiamo anche avuto la possibilità di ricollegarci al tema “migranti” e la giornalista ha parlato di quanto d’impatto a livello mediatico sia la differenza tra un italiano e un migrante se egli ha compiuto un atto criminale. La scrittrice ci ha detto apertamente che, nel momento in cui si viene a sapere che qualcuno ha compiuto un omicidio, un’aggressione oppure una rapina, la prima cosa che viene chiesta dalla testata giornalistica è se il colpevole sia o meno un immigrato, poiché in caso di risposta positiva questo renderebbe il fatto molto più notiziabile.
Tutti questi punti sono stati toccati infine dalla scrittrice quando, nella parte finale dell’incontro, ci ha raccontato in linee generali gli avvenimenti più significativi della sua vita da giornalista e le difficoltà che ha vissuto nei territori di guerra in cui ha svolto con coraggio il suo lavoro, essendo lei stessa stata vittima di un rapimento.
L’incontro, ricco di punti di riflessione e momenti di condivisione di idee e informazioni, ha lasciato noi studenti rinnovati da questo piacevole dibattito e volenterosi di imparare il coraggio e la forza, che la stessa autrice ha fatto trapelare tra le sue righe e le sue parole. E come la stessa Giuliana Sgrena ci ha detto “Per affermare la libertà e la democrazia l’informazione ha un grandissimo ruolo, quindi se si tengono presenti dei principi da cui partire e si crede nel lavoro che si fa, questo diventa più facile.”