Il racconto di una settimana di scuola diversa
Serena Chiappara, 3ªE
Dal 9 al 17 dicembre per motivi logistici, non siamo potuti stare 
			in aula per svolgere regolarmente le nostre lezioni. Quella che 
			apparentemente sembrava una cosa negativa, si è rivelata sin da 
			subito un'alternativa bella e divertente. Sono stati dei giorni 
			indimenticabili e interessanti. Mi sono piaciuti talmente tanto, che 
			mi piacerebbe moltissimo se si facessero almeno due volte l'anno, in 
			tutte le scuole! Giusto il tempo di apprendere cose nuove, pur 
			facendo attività piacevoli e non essere obbligati a stare chiusi in 
			aula. 
			Questa è un'ottima alternativa alle solite lezioni fatte in classe. 
			È stato ancor più bello riprendere attività come queste, dato che 
			causa pandemia, siamo stati un anno e mezzo chiusi in casa a fare 
			lezioni in dad e ovviamente senza fare alcuna attività ricreativa 
			all'esterno.
			
			 Durante 
			queste due settimane siamo andate al cinema Rouge et Noir per vedere 
			un film dal titolo "Marie Curie", fisico molto importante per la sua 
			scoperta del radio, abbiamo assistito alle interessanti lezioni di 
			educazione civica della professoressa Cascio e della professoressa 
			Allotta: abbiamo parlato di Padre Pino Puglisi e della sua preziosa 
			educazione antimafia trasmessa ai giovani, della Carta dei Diritti 
			dell'infanzia e dell'Adolescenza, l'insieme dei diritti che tutti i 
			minori devono avere.
Durante 
			queste due settimane siamo andate al cinema Rouge et Noir per vedere 
			un film dal titolo "Marie Curie", fisico molto importante per la sua 
			scoperta del radio, abbiamo assistito alle interessanti lezioni di 
			educazione civica della professoressa Cascio e della professoressa 
			Allotta: abbiamo parlato di Padre Pino Puglisi e della sua preziosa 
			educazione antimafia trasmessa ai giovani, della Carta dei Diritti 
			dell'infanzia e dell'Adolescenza, l'insieme dei diritti che tutti i 
			minori devono avere. 
			Al teatro Rouge et Noir abbiamo avuto un incontro con un professore 
			esperto in ecologia che ci ha spiegato i numerosi danni che stiamo 
			facendo al nostro pianeta, mostrandoci le cause e le conseguenze 
			come il riscaldamento globale ecc. Ci ha mostrato come possiamo 
			agire per prevenire tutto questo. Abbiamo poi visto un interessante 
			documentario su Greta Thumberg. 
			Un’altra mattina siamo andati a Palazzo Jung per il progetto PCTO e 
			poi abbiamo fatto una passeggiata a Villa Giulia, a contatto con la 
			natura e all'aria aperta. Siamo anche andati a visitare Palazzo 
			Mirto. 
			
			
			
			 Nel 
			teatro della nostra scuola abbiamo anche visto un film dal titolo 
			"Si può fare". In questo film, Nello, un sindacalista viene mandato 
			in una cooperativa di malati psichiatrici. Egli dopo numerose 
			difficoltà, si batte e aiuta queste persone affinché possano 
			svolgere un mestiere in maniera autonoma e coinvolgendoli 
			maggiormente. Loro in effetti riescono a diventare posatori di 
			parquet. Dopo che un giorno gli finì il legno, decisero di 
			utilizzare gli scarti per rivestire un intero pavimento; quello che 
			poteva essere apparentemente un errore si trasformò in un'opera 
			artistica che ottenne successivamente un grande successo.
Nel 
			teatro della nostra scuola abbiamo anche visto un film dal titolo 
			"Si può fare". In questo film, Nello, un sindacalista viene mandato 
			in una cooperativa di malati psichiatrici. Egli dopo numerose 
			difficoltà, si batte e aiuta queste persone affinché possano 
			svolgere un mestiere in maniera autonoma e coinvolgendoli 
			maggiormente. Loro in effetti riescono a diventare posatori di 
			parquet. Dopo che un giorno gli finì il legno, decisero di 
			utilizzare gli scarti per rivestire un intero pavimento; quello che 
			poteva essere apparentemente un errore si trasformò in un'opera 
			artistica che ottenne successivamente un grande successo.
			Quando tutto sembra andare per il meglio avviene una tragedia: 
			Gigio, uno dei ragazzi diversamente abili si suicida, a seguito di 
			una delusione d'amore; il fatto però viene imputato anche alla 
			riduzione elevata dei farmaci, che i pazienti avevano richiesto 
			precedentemente per una vita il più possibile vicina alla normalità. 
			Nello perde così ogni speranza, convinto di finire in carcere per la 
			morte di Gigio, ma qualsiasi possibile accusa contro di lui non 
			avviene, perché il dottore ammette di aver riscontrato dei 
			miglioramenti impensabili dovuti all'attività lavorativa. La 
			questione venne così chiusa e Nello, torna a dirigere la cooperativa 
			che ottiene un grosso appalto a Parigi. 
			Questo film è stato molto bello ed emozionante. Insegna che tutto si 
			può fare se c'è volontà, passione e determinazione. Affronta il tema 
			della diversità, una diversità che a livello umano in realtà non 
			esiste, in quanto siamo tutti uguali. Questo film insegna che le 
			persone affette da malattie come queste, non vanno emarginate, anzi 
			devono essere aiutate a diventare in grado di vivere una vita piena 
			e soddisfacente, sia dal punto di vista dell’autonomia personale, 
			che per quanto riguarda gli ambiti affettivi e lavorativi. Bisogna 
			valorizzate le qualità e potenzialità grandiose che queste persone 
			possono avere. 
			Questo film è ambientato negli anni successivi all'emanazione della 
			legge Basaglia del 13 maggio 1978, in cui si dispone la chiusura dei 
			manicomi. Questi erano posti in cui venivano rinchiusi o addirittura 
			legati al letto (se considerati troppo aggressivi) le persone con 
			problemi psichiatrici, al fine di isolarli dal resto della 
			popolazione. 
			Venivano usati mezzi poco idonei come l'uso di farmaci non adatti o 
			l'elettro shock, uno strumento deleterio per la mente umana, 
			rendendoli privi di ogni volontà e cambiando il loro modo di essere.
			
			Questo film dimostra l'efficacia delle cure e dei trattamenti di 
			oggi rispetto agli interventi che venivano fatti prima. Infatti oggi 
			si preferisce curare i pazienti all'interno della loro famiglia o in 
			strutture in cui trascorrono solo una parte della giornata e  che li 
			aiutano nella loro guarigione.
			Una settimana intensa, ricca di emozioni durante la quale ho appreso 
			tantissimo. 
			




