Carriera alias
			Il diritto di scegliere e di essere sé stessi
			Mattia Mattina III D
			 La 
			“carriera alias” prevede un'identità differente collegata 
			all’identità anagrafica, valida solo all’interno di una istituzione 
			educativa, come un’università o un liceo, che permetta allo studente 
			o alla studentessa in transizione di genere di poter frequentare in 
			modo inclusivo e nel rispetto della nuova identità scelta.
La 
			“carriera alias” prevede un'identità differente collegata 
			all’identità anagrafica, valida solo all’interno di una istituzione 
			educativa, come un’università o un liceo, che permetta allo studente 
			o alla studentessa in transizione di genere di poter frequentare in 
			modo inclusivo e nel rispetto della nuova identità scelta. 
			Permette alla singola persona nel contesto universitario o 
			scolastico di scegliere il nome di “elezione di genere” e non quello 
			con cui si è iscritti all’anagrafe, al fine di garantirle la 
			possibilità di vivere in un ambiente di studio sereno. 
			In questo modo ad esempio gli studenti e le studentesse in 
			transizione di genere del Liceo in cui si sceglie di adottare questo 
			sistema potranno avere il nome scelto nei documenti ufficiali 
			scolastici.
			
			Marta Sabatino, rappresentante del nostro istituto afferma: "Già 
			al primo giorno di petizione abbiamo raccolto quasi 500 firme, 
			sintomo del forte bisogno della nostra generazione di avere una 
			scuola che in cui tutte le persone, a prescindere dalla loro 
			identità, possano finalmente essere sé stesse e andarne fiere. 
			Vogliamo costruire un domani inclusivo e sicuro, la scuola è il 
			primo passo."
			
			Ethan, studente trans al terzo anno del Regina Margherita: "Penso 
			che questo progetto sia d'estrema importanza per noi persone trans*. 
			E’ un grande passo verso la possibilità di riappropriarsi della 
			nostra vera identità, che si cela sotto discriminazioni e 
			deadnaming; spesso siamo prigionier* di un passato che non ci 
			appartiene più ed è arrivato il momento di rivendicare il nostro 
			diritto di far vedere al mondo chi veramente siamo e che esistiamo."
			
			
			
			

			
			
			




