Una storia, un’immagine, o un mondo a parte?
Dalla foto vintage ai social
Com’è cambiata la fotografia nell’ultimo secolo e mezzo

Sara Lo Gelfo 5ªZ

foto vintageLa fotografia è collegata con la vita moderna, vediamo foto di ogni tipo e in ogni posto, e più la tecnologia avanza, più noi siamo propensi a farne di nuove, rendendole parte della nostra vita quotidiana.
Possiamo dire che il potere dell’immagine sulla vita di ogni giorno è diventato più forte che mai, ad esempio, una singola foto può portare il mondo a un passo dalla guerra. La notorietà di molti personaggi, in molti casi, è legata al lavoro di schiere di paparazzi in tutto il mondo.

La fotografia si è affermata come procedimento di raffigurazione del paesaggio e dell’architettura, per ritrarre la nascente borghesia e il popolo.
Ebbe, inoltre, un ruolo fondamentale nello sviluppo del giornalismo e nel reportage e il miglioramento della tecnologia lo estese anche alla cattura d’immagini dello spazio e del micro mondo.

La parola fotografia deriva dal greco PHOTÒS (luce) e GRAPHìA (scrittura), quindi “scrittura con la luce”.
Le prime fotografie sono i dagherrotipi, immagini fissate su una lastra d’argento attraverso un complicato lavoro con liquidi chimici. Questi, però, sono immagini singole, di cui non si possono avere delle copie.
Il problema è stato risolto poco dopo l’invenzione del dagherrotipo dall’inglese William Henry Fox Talbot, che inventa l’attuale negativo, inizialmente chiamato calotipo, grazie al quale si può fare un numero infinito di copie con un singolo scatto fotografico.

Da qui nasce la prima vera fotografia.
Tutti capirono così l’importanza innovativa di questa spettacolare invenzione, che fa subito il giro del mondo, e quante cose si possano realizzare grazie ad essa.
Per ricordare qualcuno o qualcosa con un’immagine non serve più un lungo e costoso ritratto. Nascono così molti studi fotografici, tra i più importanti quello a Parigi di Felix e Paul Nadar, che fotografarono i più famosi personaggi dell’epoca e dove un gruppo di impressionisti fecero la loro prima mostra.

A parer mio, proprio l'impressionismo potrebbe essere una rappresentazione di fotografia dei tempi, possiamo dedurlo dallo stesso nome della corrente "impressionismo". Esso nasce dal commento di un critico molto famoso che definisce i quadri impressionistici delle semplici "impressioni". Potremmo ora definirli anche come degli "scatti", che catturano la realtà oggettiva del soggetto fotografato (o dipinto) e ne riescono a far uscire una verità che cambia per ogni occhio umano.

Una delle caratteristiche più notevoli della fotografia è la sua capacità di cambiare le cose. Da decenni riesce ad influenzare la politica mondiale sulla guerra, ad ottenere reazioni alla fame del mondo, a rivelare violenze nelle aree conflittuali del pianeta, a raffigurare i più grandi risultati sportivi o i più grandi atti di eroismo e coraggio che possono essere di esempio e stimolo per nuove imprese e per nuove generazioni.
Le immagini dicono molte cose su noi stessi e sull’umanità nella sua immensa complessità, sia nel bene che nel male: forza e debolezza, coraggio e codardia, bontà e crudeltà.

La fotografia, inoltre, serve a far muovere lo sguardo oltre la superficie per raggiungere la verità dentro l’immagine e per affrontare verità nascoste e rivelarle.
Gli anni Ottanta sono quelli della svolta digitale, che permetteva all’immagine di essere trasformata in segnali elettrici che venivano successivamente registrati su un supporto magnetico.
L’inconveniente di questo tipo di fotografia era la scarsa definizione delle immagini, in confronto a quella della fotografia tradizionale.
Un problema però durato pochi anni grazie agli incredibili sviluppi nell’ambito della fotografia digitale.

Ecco che arriviamo alle novità del nuovo millennio: Internet, smartphone, app e social network che hanno radicalmente cambiato il modo di ‘fare’ fotografia.
Se prima era la bravura, la capacità e l’esperienza del fotografo di professione a fare la differenza in una fotografia, oggi siamo diventati tutti fotografi più o meno professionisti.
Grazie ai cellulari che aumentano le loro prestazioni praticamente ogni mese è possibile scattare delle foto con definizioni sempre più alte. Infatti, si fa a gara per avere sempre gli ultimi modelli di questi nuovi cellulari per fare le fotografie migliori.

Ma forse, con la creazione della fotografia attraverso i cellulari si è persa la bellezza e la cultura della macchina fotografica.
Scattare una foto con una macchina fotografica, ancora meglio se è vintage, è tutta un'esperienza. Non è un semplice scatto, è immedesimarsi del soggetto fotografato, riuscire a far uscire al meglio la fotografia, cercare di catturare il momento particolare e unico. Schiacciare un occhio e premere il bottone per scattare è tutto un processo che un semplice tasto touch non potrà mai dare.

Purtroppo o per fortuna, con la modernità sono avanzate anche le applicazioni per le fotografie. Quindi, se c’è un piccolo particolare che proprio non piace, arriva in soccorso l’app di turno che permette di modificare a piacimento la foto appena scattata.
Una volta modificato il tutto, arriva il momento più atteso: la pubblicazione sui social, veri e propri album globali, da Facebook a Twitter passando per Google +, senza dimenticare il social network per eccellenza per quanto riguarda la fotografia, Instagram.
Il creare da soli la propria immagine ha cambiato completamente la visione dell’estetica fotografica. L’utente crea un’immagine, la pubblica ed essa viene condivisa da altri.
La ripetitività di pubblicazione ne aumenta la visibilità, diventando un tormentone sui social. Non importa se la foto sia tecnicamente bella, può essere sfuocata, brutta, storta, ciò che ha valore è il suo significato. Questo ha influenzato inevitabilmente la fotografia d’autore e cambiato l’immagine esterna.

La manifestazione del nostro ego si produce tramite la banalità del quotidiano, il fotografare piatti, cibi, gatti, oggetti, ciò che ruota attorno alla nostra vita.
Fotografiamo compulsivamente, ma raramente riguardiamo le immagini realizzate. Ecco allora che la fotografia nata come memoria del passato e l’interazione che abbiamo con essa come ricordo di eventi, si trasforma in immagine presente, condivisibile, ripetitiva, veloce.
Sono necessari contenuti di alta qualità visiva che siano coinvolgenti, che veicolino un messaggio semplice e diretto. Serve che portino un valore aggiunto al prodotto attraverso immagini composite, studiate e pensate, che vogliano mostrare il lavoro quotidiano nei dettagli, aiutando i clienti a seguire la loro pagina e i contenuti presenti.

Alcune aziende si appoggiano a influencer e utenti su Instagram e Facebook per la divulgazione veloce, sostituendo in parte la figura professionale ed editoriale del fotografo.
In questo modo, una fotografia postata su un social non è un oggetto inerte, ma parte di una conversazione pubblica attorno a essa. Se le foto degli influencer non hanno grandi competenze tecniche, ma solo una buona capacità creativa, la figura del fotogiornalista o fotografo professionista acquista un altro significato e ruolo.
A lui spetta il compito di realizzare storie, far riflettere sui messaggi, narrare la società contemporanea, creare consapevolezza sulle questioni riguardanti la collettività e il cambiamento nel mondo.

Vivendo in una società dove ormai bisogna crearsi un'immagine chiara e far vedere chiaramente cosa si vuole trasmettere, è necessario riuscire ad individuare un concetto chiaro attorno a quella determinata immagine che verrà poi diffusa e potrà essere oggetto di discussione.
Bisogna saper raccontare nuovi punti di vista attraverso nuovi linguaggi creativi che si concentrino sul contenuto e significato di ciò che rappresentano. Evocare sensazioni, analogie, emozioni piuttosto che registrare la realtà attraverso la fruizione tra fotografo e soggetto e fotografo e contesto. Una fotografia diventa rappresentazione culturale per parlare a più voci e più occhi del tempo e del mondo in cui viviamo.

La fotografia non è più un linguaggio parlato da pochi professionisti ma accessibile a tutti. Una buona foto è quella che veicola un’idea.
Per vendere un prodotto, occorre soprattutto vendere una storia. Il contenuto di ciò che si mostra è importante, ma la scelta di una determinata estetica è ciò che permette di trasmettere un messaggio al pubblico. Non è il mezzo, ma l’immagine finale che conta.

I social quindi hanno migliorato o peggiorato la fotografia? Sono sicuramente riusciti a portare questo splendido mondo alla portata di tutti da una parte, dall’altra hanno trasformato il concetto di fotografia in qualcosa di molto meno profondo e meno professionale.








































































































































































































































































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Editoriale

POESIA
Liricamente in DAD. Il distanziamento fisico e l’unità esistenziale in tempi di pandemia. A cura di Maria Patrizia Allotta, Rosaria Cascio, Tommaso Romano


PROGETTO POLITEIA
La partecipazione civile come essenza della democrazia FEDERICA CHIAPPARA, FEDERICA MARCHESE, VZ

DIRITTI E COSTITUZIONE ALLA PROVA DEL COVID-19 Morena Ardito -Francesca Randisi - VZ

A 18 anni potrò votareSara Grammauta V Z

Recovery fund: cos’è e perché se ne parla tanto? Federica Chiappara e Federica Marchese 5 Z

PENSIERI FILOSOFICI

I tempi che furono.Come disse il celebre filosofo Arthur Schopenhauer:"la gioia ci pervade in istanti contrari ad essa" - di Lucia Castelli 5Z

Vivere secondo la ricerca interiore di Laura Modica 3V

“Solo et pensoso” di Valentina Russo III D

Platone: vivere nella bellezza Wu Cristina 3LX

Quale senso e funzione possono avere oggi quelle scienze che che hanno per oggetto l'uomo. Marchese Claudia Agata 4J

Divina Commedia – Dante: Un visionario attuale Caterina Robu, 3V

Web 2.0 nuova frontiera del capitalismo globalizzato Diego Marino IV D

Cos'è la bellezza? Interviste e riflessioni filosofiche di Veronica Di Salvo IIIV

CITTADINANZA
LA DIVERSITÀ: QUESTIONE DI PUNTI DI VISTA Viviana Realmonte IIF

Agenda 2030 Giulia Sinagra, 3D LES, Stefania Cocchiara, Daniela Oddo, Marco Antonio Giglio Gargano 3LX, Giovanni Palumbo, Gabriele Calabrò, Diego Marino, IVD, Marta Cucchiara, IV D, Caccamo Fabiana, Di Maria Anita, ID, Puccio Rosa Napoli e Arianna Barone di Dario Gucciardi ID, Silvia De Simone 4D, Schiazzano Sofia VD, Anania Andrea Garofalo Fabrizio 1D, CINA' DARIA 3 D LES, Chiara Valenza​ Carlo Mattina 

Il lungo percorso dei diritti umani Ficano Angela Giorgia, 5^J

Parità di genere Martina Adamo 2 D

Violenza sulle donne Oliveri Alessia II F

La violenza contro le donne Angelo Calabrò, Carlo Mattina, Chiara Valenza, Daria Cina’ Elena Bonetti 3D

LIBERE DI ESSERE. Storie di donne vittime ancora oggi di violenze e di altre che combattono contro tutti.
Realizzato da: Gabriele Antibo, Alice Costanzo, Giulia Di Piazza, Andrea Lo Mascolo, Antonio Lucia, Giuseppe Vassallo, classe 3D LES

IL BULLISMO DIETRO L’ANGOLO
Federica Federico 1°F

LE VIOLENZE MORALI e il BULLISMO
FEDERICA CASTROGIOVANNI, MARTA NAPOLI, CHIARA SCHILLACI, ALESSIA LA ROSA, FRANCESCA BOTTARI classe IIE
MEMORIA E IMPEGNO

C’era una volta la mafia ( e purtroppo ancora c’è) Giada Randazzo,Sinagra Giulia  Russo Valentina e Di vita Giuliana III D

Il giorno della memoria: 27 Gennaio
Lavori in power point di:
IV D: Emanuela Di Mariano, Giovanni Palumbo, Valenti Virginia, Gabriele Calabrò, Marino, Sinagra, Sardisco, 3D: Angelo Calabrò

Campi di sterminio Rosa Napoli e Maria Puccio 4 D LES

INCONTRO CON LA FONDAZIONE ANTIUSURA SANTI MAMILIANO E ROSALIA Francesco Orsini; Davide Sardina; Francesco Marchese Simona Pillitteri Andrea Testai Elda Vetrano Marta Pisciotta 3^N

NOMAFIA MEMORIAL Prof.ssa Rosaria Cascio

CULTURA E AMENITA'
CULTURE A TAVOLA di Sara Fiorentino, III LX

INTELLIGENZA ARTIFICIALE di Elena Bonetti III D

MKERS, DALLA CAMERETTA AL TETTO PIÙ ALTO DEL MONDO Luigi Di Vincenti, 2F

Italia sì Italia no. Il tranello del made in Italy Maria Puccio IV D

Musica Indipendente Italiana Rappa Federica 2V

Il k-pop:un fenomeno mondiale Gaia Bologna 2V

Catcalling Roberta Stabile, 1ªF

Marineo: storia, cultura e tutte le particolari tradizioni Spinella Sofia e 1°F e Cardella Asia

LA MUSICA OGGI CASTELLESE MANUELA 1F

ACQUA,LA RISORSA PIÙ IMPORTANTE Desiré Spinella 1F

L'adolescenza Desirèe Di Miceli 1 F

IL CALCIO Giuseppe Castagnetta 1F

“U cuddiruni” La Barbera Biancamaria I F

LA FAMIGLIA...IL MIO SOSTEGNO Cicero Aurora IF

Di cosa si tratta e perché se ne parla tanto
Mes: Mito o realtà?
Federica Chiappara e Federica Marchese 5 Z

Jimi Hendrix e il club dei 27 Alessia Mazzoli 5 Z

Dalla foto vintage ai social Sara Lo Gelfo 5ªZ

LA SICILIA: MADRE DEI MITI E DELLE LEGGENDE Daniela Mandalà 5 Z

LE MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI
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LA FOTOGRAFIA: IMMAGINI NEL TEMPO
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Cosplay. Una forma d’arte sottovalutata
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SHOPPING ONLINE: COMODITÀ E PROGRESSO O DECRESCITA RELAZIONALE? Di Sofia Schiazzano 5D

CYBERBULLISMO Agata Ruvolo2F

IL FASCINO DELL’IGNORANZA Alice Cangialosi 2F

Il BALLO LATINO -AMERICANO Fantauzzo Federica 2F

Il calcio. L’Italia campione del mondo 2006 Elisa Comito II F

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LA FIORITURA DEI SAKURA IN GIAPPONE Davide Montalbano II F

LA MODA ANNI 90 Rosanna Caruso 2F

Biagio Conte. Una missione contro il virus e la povertà Federica Di Vincenti 2F

LA SOLITUDINE TECNOLOGICA Levantino Giulia 2F

EFFETTI DEI SOCIAL SULLA SOCIETÀ: IL RUOLO DEGLI INFLUENCER
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“AVENGERS: ENDGAME” il film con più incassi nella storia del cinema.
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L’importanza della lettura per i giovani
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L'INQUINAMENTO ATMOSFERICO Levantino Giulia 2F

Il cheerleading SOFIA MESCHISI 2F

La donna nel Medioevo e la donna di oggi...Cosa è cambiato veramente? Elena Maria Grazia Prestifilippo 2F

I disturbi della personalità Simona Agostaro 2F

Harry Potter RESCIGNO NICOLINA II F

L’IMPORTANZA DELLA SCRITTURA:STRUMENTO PER CONOSCERE NOI STESSI E LA NOSTRA ESSENZA Claudia Zangara, 2F

L’ADOZIONE RITA BADAGLIACCA II F

IL CATCALLING Milena Badagliacca 2F

L’arte sartoriale Jolanda Giuliano 2F

SCUOLA
DAD, DID O PRESENZA: COSA È MEGLIO PER GLI STUDENTI? Sara Fiorentino, III LX

La DID e gli studenti Ana Maria Petroiu 2V

La pandemia Riccardo Filippone 3V

I giovani e la pandemia Vera Tabarine 2H


LA NOSTRA MUSICA

Numeri uno....musicali! Benedetto Camaci 2G, Valerio Ferrante e Umberto Gallina 4G

REPORTAGE SULLA PANDEMIA
App track dei contagi, nel rispetto della privacy? Alessia Mazzoli 5 Z

Il virus Covid 19 muta, ma i vaccini sono efficaci Federica Chiappara 5° Z

Crisi economica e Covid19 Laura Todaro V Z
 
IL CLIMA E L'ECOSISTEMA REAGISCONO ALLA PANDEMIA Federica Chiappara, Davide Di Ganci, Federica Marchese 5 Z

Gruppo di famiglia in pandemia
Gabriele Bazan 5 Z

Il rapporto fra scienza e politica negli Stati Uniti d'America di fronte al COVID-19
Francesca Randisi 5 Z

COVID-19: VERITÀ O COMPLOTTO?
Lucia Castelli V Z

La crisi degli artisti ai tempi del virus
Sara Lo Gelfo 5ªZ

Settembre 2020: la scuola riparte
Alessia Mazzoli V Z

La violenza contro le donne ai tempi del Covid
Chiara Ciancimino - Chiara Gagliano - Sara Lo Gelfo 5ªZ

LA VITA AL TEMPO DELLA PANDEMIA

Una riflessione a più voci a distanza di un anno

Gli aspetti psicologici della pandemia
Lucia Castelli 5 Z

Bambini in quarantena
Laura Todaro 5 Z

La scuola in DAD
Elisa Rabbiati 5 Z

L'adolescenza ai tempi del COVID-19
Chiara Ciancimino, Chiara Gagliano, Claudia Golia 5 Z

Gli effetti negativi della pandemia
Valentina Gambino 5 Z

Un anno di pandemia in Francia
Morena Ardito V Z

Mondo reale vs. mondo virtuale
Sara Grammauta V Z

SITUACIÓN CORONAVIRUS EN ESPAÑA
Carlo Lannino V Z