Titolo del giornale




PRIMO NUMERO ANNO 2018

Alessandro Gallo e le sue "Scimmie" - Matteo Schiera - classe I E

Alessandro Gallo  Alessandro Gallo  Alessandro Gallo

Alessandro Gallo  Alessandro Gallo

Il 19 Ottobre con la scuola abbiamo incontrato uno scrittore napoletano Alessandro Gallo.
Inizialmente abbiamo visionato un video dove si esibiva in uno spettacolo tratto dal suo libro “Scimmie”. Dopo ha parlato della sua storia.
Alessandro è nato in un quartiere molto violento di Napoli dove era a contatto con la Camorra; in famiglia aveva pure a che fare con essa infatti era figlio del camorrista Gennaro e cugino della killer Cristina Pinto.
Dopo aver aggiunto qualche battutina in merito, Alessandro ha deciso di parlare dei suoi tre libri : “Scimmie “, ”Tutta un’altra storia” e ” Andrea torna a Settembre “.
Gallo ironicamente parla della sua vita come se fosse tutto normale, parla della crudeltà vista con i suoi occhi oppure della cattiveria delle persone e di altre situazioni del genere e sottolinea che averle viste nella “realtà “ fa male eppure ha avuto la forza di rialzarsi e scappare da quella brutta situazione.
Si è laureato a Bologna ed ora vive una vita serena.
Nella parte finale dell'incontro ha lasciato del tempo libero per fare delle domande alle quali ha risposte anche facendosi qualche risata.
Quest’ incontro è servito molto a noi giovani ad alzare la testa, a provare a prendere la via giusta e a non farsi abbindolare da persone che vogliono solo farti del male.

Alessandro GalloScimmie

Il primo libro di Alessandro Gallo della trilogia pubblicata con la casa editrice “Navarra Editore” è “Scimmie “.
 Il libro parla di tre quindicenni con il desiderio di diventare qualcuno nella città di Napoli. Essi prendono esempio dai cammoristi imitandoli per filo e per segno; addirittura una sequenza del libro racconta dei tre adolescenti che cercano di rubare una borsa ad una ragazza ma toppano malamente perché il fidanzato mette loro paura oppure vanno a prostitute ma non perché ne avevano voglia ma solo per sentirsi grandi.
La vita dei ragazzi cambia quando incontrano un giornalista napoletano, Giancarlo Siani, che paragonò la camorra ad una torta e spiegò che tutti volevano quella torta che era Napoli ma solo il più crudele dei clan poteva averla. Panzarotto (uno dei tre protagonisti ) andava sempre da zia Titina, un’ottima chef, che cucinava dei panzerotti ottimi e non solo per questo anche perché era interessato alla figlia della proprietaria. Ma quel giorno incendiarono la rosticceria e per colpa della criminalità lui morì.
La camorra controlla anche il traffico di droga infatti in questo modo morì Tore l’unico amico rimasto a Gennaro; era sdraiato su una panchina con la schiuma che usciva fuori dalla bocca e con Pummarò che gridava aiuto.
Durante i funerali il protagonista incontrò Giancarlo che lo portò a vedere dei campi dove venivano maltrattati dei ragazzi con il lavoro forzato oppure raccolse la testimonianza di alcuni signori con bruciature e segni della crudeltà. L’ultima fermata era l’hotel La Mela dove conobbe Eva, una prostituta ma ad un certo punto venne la polizia e tutti scapparono ma loro rimasero chiusi dentro una camera dell’albergo. Si frequentarono e scoprirono che non in lei non c'era la volontà di fare quel lavoro ma le era stato imposto dalla camorra.
Il 23 Settembre 1985 morì Giancarlo Siani, colui che aveva fatto aprire gli occhi ad un ragazzino che voleva essere grande a modo suo, che metteva in secondo piano la crudeltà di quel mondo, una persona importante per tutti. Il libro, infine, fa una breve riflessione sul lato positivo dell’unione dei tre ragazzi e del paese che li circondava.



























































scrivi a lostrillone@hotmail.com 

ATTUALITA'
E’ morto il capo di Cosa Nostra - La mafia non finisce con lui - Agnese Messina
La scelta di morire divide le coscienze - Agnese Messina
CULTURA
Il patrimonio enogastronomico della città di Palermo - Clara Pipitone
Palermo città di cultura Gabriella Guadagna
Alla scoperta della Palermo dell’ ‘800
Federica Di Salvo e Giuliana Saitta
Capitale dell’Europa - Il Centro Storico di Palermo Agnese Messina
Una città dai mille volti Agnese Messina
INTERVISTE
Nata viaggiando. Intervista video a Dacia Maraini
Alessio Marino, Giorgia Giannola, Alessia Di Liberto
Una famiglia che ama....e fa amare la Sicilia. Intervista a Chico Paladino Florio.
Elisabetta lo Verde,Alessio Marino, Giusi Pirrotta e Alessia Di Liberto
POESIE
Uno sguardo sfuggente - Agnese Messina
Combatti il pregiudizio Agnese Messina
Giochi di colori - Agnese Messina
RECENSIONI LIBRI E FILM
"Dovremmo essere tutti femministi" - Chiara Biondo e Ilenia Muratore
Il razzismo spiegato a mia figlia Gabriella Guadagna e Clara Pipitone
"Un sacchetto di biglie" - Chiara Spadafora, Monica Rimicci, Domenica Fava e Francesca La guardia
Alessandro Gallo e le sue "Scimmie" - Matteo Schiera
SCUOLA
Mysty : le Nostre Storie ALUNNI 4D
"A lezione di Costituzione" - Viceprefetto Agg. Baratta
Sala gialla del centro giustizia minorile per la Sicilia a Padre Pino Puglisi - Tamara Inchiappa, Sofia Gilardi e Floriana Minnone
Concorso HImoVie. - Gabriele Meli, Pierluca Salemi, Martina Sutera, Paula Chiappara
Italiana? Sì ma anche argentina! - Stefania Garofalo
La mia più grande passione: il musical! - Enrica De Michele
Diritti e Responsabilità. Le scuole per la pace
SOCIETA'
Mille scatti contro il femminicidio  - Gabriele Caradonna
Diversità - Stefania Tripodi
L'educazione - Giulia Grimaldi
La dipendenza dal gruppo - Viola Carmicio
Libero Grassi - Francesco Arcidiacono
L’adolescenza - Francesca La Guardia
La nostra Costituzione: la più bella del mondo! - Antea Luna Scaletta
La libertà valore ispiratore della nostra Costituzione - Aurora Vittiglio
Il giorno della memoria ed i tanti giorni in cui si dimentica - Hubert Pennino
Più tutela per le donne. Basta alla violenza sul posto di lavoro allievi della classe IV D
Cara Presidente Boldrini - alunni delle classi III e IV D del Les
Caro Presidente della Repubblica Gli alunni delle classi III e IV D del Les
La legalizzazione non è più un'utopia Matteo Scaduto III D
TENDENZE
È possibile ancora oggi parlare di omofobia?
Dalila Miosi e Ornella Ingrassia- Classe IV D